curiosità stroriche padovane  1°

SANTA MARGHERITA D'ADIGE

Santa Margherita d'Adige ha una popolazione di circa 2500 abitanti su 12,69 Km2 . Le sue origini risalgono all'epoca romana, come è testimoniata da tre iscrizioni funerario - romane conservate al Museo Nazionale Atestino.

Cittadina posta tra Este e Montagnana ne ha probabilmente condiviso le vicende stoiche, sin da quando vivevano in questi luoghi i popoli primitivi degli Euganei e dei Liguri (per approffondimenti consultare il testo: "S. MArgherita d'Adige" di A.Corradin e G.Bellamio). E' probabile che il quadrivio tra le via Granze e Lunga possa costituire uno dei "quadrivium" romani che furono tracciati su buona parte del territorio padovano.

E' ritenuto probabile che verso la fine del II sec. e l'inizio del III sec. d.C. si sia verificato un generale decadimento della cosa pubblica in concomitanza con un progressivo peggioramento delle condizioni Economico-Sociali di quest'agro, tali da avere contribuito alla modifica del tracciato dell'Adige che qui scorreva.

E' comunque certo che nel 589 d.C. con la nota "Rotta della Cucca" l'Adige modificò il suo corso che precedentemente attraversava la nostra pianura più a nord. Caduto l'impero Romano ed a seguito delle invasioni barbariche , attorno al 600 si costituì quella circoscrizione amministrativa - militare denominata "Sculdascia" o "Sculdaxia", di circa 100 Km2 delimitata a nord dal fiume Frassine ed a sud del Fratta (detta "La Rabiosa") che funge da protezione per gli abitanti della zona di cui S. Margherita faceva parte.

La sorte di S. Margherita d'Adige dunque seguì le vicende di Montagnana. Riferendoci al toponimo, esso potrebbe essere legato al nome della Santa Vergine di Antiochia di Pisidia, Santa Marina - che dal mondo greco si è diffuso nella venerazione occidentale del XII e XIII sec, con la trasformazione in "Santa Margherita", mentre l'aggiunta "d'Adige" lo distingue dai comuni omonimi, pur conservando l'antica toponimia. La parrocchiale di Santa Margherita venne invece nominata più tardi, nel 1221, come "Ecclesia Santa Margherite de Melliatino" dal che si deduce che originariamente essa faceva parte della pieva di Megliadino San Fidenzio.

L'antica comunità di Santa MArgherita era dedita particolarmente alla pastorizia, alla pesca, alla caccia, ala raccolta di canna nelle paludi del suo territorio meridionale, in particolare presso il ago di Fogarolo" ed il "Lago di Vighizzolo". Ciò è attestato dal toponimo della frazione delle Taglie che appunto significa "pascoli". Questa località costituisce una frazione che ha una propria parrocchia: la Chiesa della Madonna della Salute. L'attuale Santa Margherita sviluppa la sua economia specialmente nel settore agricolo con il costituirsi di grandi aziende. Inoltre sono presenti da alcuni anni piccole e medie attività artigianali ed industriali. Questo comune, in inversione di tendenza rispetto all'andamento nazionale, vede da alcuni anni aumentare progressivamente il proprio numero di abitanti.

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